Nel nostro corso di medicina narrativa  lavoreremo su diversi  fronti:

A) Analisi e rielaborazione di molteplici narrazioni artistiche (letterarie, filmiche,musicali, teatrali, ecc.)

Leggeremo , discuteremo, riscriveremo testi di vario genere che abbiano a che fare con gli aspetti critici dei temi di nostro interesse. Il confronto nel gruppo sarà di supporto alla formazione dei singoli membri e all’acquisizione di molteplici prospettive complementari alla propria, mettendo in pratica fin da subito l’ascolto, il dialogo, lo sforzo di comprensione  necessari ad un incontro proficuo con l’Altro  .

B) Le narrazioni autobiografiche: autopatografie e genogramma professionale del clinico

 Nelle famiglie ci sono “Storie permesse e storie proibiite”(Ugazio). Nella famiglia del clinico, così come in quella del paziente si passano da generazione a generazione idee su come si affrontano le malattie, ad esempio su cosa è giusto fare quando ci si ammala, chi è giusto coinvolgere, se parlare o tacere, quanto fare affidamento sui medici. Raccontando,scrivendo, confrontandoci, partiremo per un viaggio di scoperta e riflessione su di sé e sugli altri nell’approccio a queste tematiche.

C) Il registro emotivo

Ognuno di noi ha dei modi preferenziali di reagire ad un carico eccessivo di sofferenza emotiva: conoscersi, sapere cosa ci fa arrabbiare, disperare, gioire o distaccarci è fondamentale per non reagire automaticamente al paziente, ma aumentare la propria libertà di risposta emotiva e narrativa al paziente.

D) L’ascolto attivo

Cosa è, come funziona, quali abilità ognuno di noi può esercitare per diventare un buon ascoltatore e come rispondere al paziente dopo averlo ascoltato, a seconda degli obiettivi clinici che guidano la nostra azione.